Benvenuti nel cuore del Monferrato
l’Opi, nome dialettale del luogo ( regione Opio), è una piccola azienda agricola a conduzione familiare dedita alla coltivazione della vite ed all’apicoltura . L’azienda si estende su una superficie di circa 4 ettari in unico corpo di cui due coltivati a vigneto. Attualmente gestiamo circa 150 alveari per la pruduzione di miele, e 200 nuclei di fecondazione per l’allevamento di api regine.
Dal 2010 tutta l’azienda è certificata biologica
La sede aziendale è situata su un balcone naturale dal quale si estende un panorama che si perde in un mare di colline fino a sconfinare sulla splendida catena delle Alpi piemontesi, ben visibili le principali cime come il Monviso, il Monte Rosa e il Rocciamelone.
Il Monferrato è una terra magica , affascinante in ogni stagione dell’anno ricca di pievi romaniche , borghi medievali , vigneti e boschi; dal 2014 è patrimonio UNESCO
La leggenda di Aleramo
La nascita del Monferrato è legata alla leggenda di Aleramo , un giovane cavaliere alla corte del re Ottone I ,egli si innamorò della figlia del re e questi acconsenti alle nozze , ma poichè Aleramo non possedeva terre da portare in dote , il re decise di donare alla giovane coppia tutta la terra che Aleramo fosse riuscito a circoscrivere cavalcando per tre giorni e tre notti. Durante la corsa sfrenata il cavallo di Aleramo perse un ferro ed il giovane utilizzo’ la testa di un mattone (mun in dialetto) per riferrarlo, nacque cosi il Monferrato ( mun-frà)
Perchè bio
L’agricoltura biologica rappresenta , a nostro avviso, il futuro dell’agricoltura su piccola scala, permette di coltivare in modo naturale con il minimo impatto ambientale , senza rinunciare alla qualità dei prodotti. Le pratiche agrominche sono regolamentate da un disciplinare che vieta l’uso di tutta la chimica di sintesi , sono inoltre banditi tutti i diserbandi e qualsiasi tipo di forzatura. Coltivare con il metodo biologico non vuol dire rinunciare al raccolto ed alla qualita perchè anche senza l’uso della tanto “indispensabile” chimica si riesce a produrre ugualmente.
L’agricoltura biologica si basa su un concetto di “vita”ovvero non si va a distruggere l’equilibro del terreno ed il microclima , come per esempio il mantenimento di siepi campestri che danno rifugio agli insettivori , non utilzzando prodotti chimici il terreno è ricco di lombrichi, il vigneto è popolato da farfalle bombi lucertole grilli che mantengono autonomamente sotto controllo la popolazione di insetti dannosi , quindi non sono necessari trattamenti insetticidi o quant’altro ;poi chiaramente per andare a raccolto sono indispensabili i trattamenti antioidici ed antiperonosporici ma solamente utilizzando rame e zolfo .
L’ agricoltura convenzionale, al contrario del bio, si basa su un concetto di “morte” ovvero : ” uccido tutto per coltivare solo quello che voglio ” . E quindi vai di diserbante per togliere le infestanti , ma cosi facendo rompo il microclima quindi non ho insetti utili , poi non passo con il mio bel trattorone e quindi vai di ruspa contro le siepi campestri, ma cosi facendo non ho piu gli insettivori e quindi vai di insetticida, ma cosi facendo gli afidi non sono sotto controllo e quindi vai di aficida e cosi via …il risultato è che ogni anno solo in Italia si spandono nei campi circa 130.000 tonnellate di prodotti fitosanitari ( fonte arpat)che contaminano l’ambiente l’acqua e soprattutto permangono con residualità non trascurabili negli alimenti. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che i pesticidi sono presenti nel nostro sangue, nei capelli, nello sperma e nel nostro tessuto adiposo.
L’agricoltura biologica è l’unica strada percorribile , soprattutto per piccole realtà aziendali come la nostra .